giovedì 1 gennaio 2009

Tè e zwieback


E vai via. Così potrò ricordarmi di quei sorrisi, di quei piccoli gesti, quando ti volevo bene perchè mi avevi strappata alla solitudine; perchè se facevi una battuta, come in un film che non mi ricordo, ti giravi sempre a guardare se eri riuscito a farmi sorridere; perchè eri strano come me; perchè come potevo non volerti bene?
Ora lasciami morire. Ti prego.
Se mi vuoi bene lasciami andare. Ma non guardarmi, non voltarti. Non potrei sopportarlo.
Prendi con te il mio amore, le tue scarpe, e vattene.
Ma tu mi vuoi bene?
-Non lo so.-
Non credo, non più, almeno. E della risposta ho paura.
Sembra impossibile però che tu vada via. Sembra impossibile ma questa è già nostralgia.
Così prima tremavo, piangevo, ti amavo...
Ora non fa più differenza. Non fa più differenza nulla.
Voglio solamente lasciare andare tutto e tutti. E dormire. Non ho più la forza, la testardaggine d'un tempo per fare alla vita, all'amore, ciò che ha fatto a me.
E se alzo gli occhi al cielo non vedo più stelle.
Prima avevo bisogno di qualcuno che mi suturasse le ferite,
che inventasse per me favole a lieto fine.
Ora non basta nemmeno più ciò, credo, non so.
Pure il mio ultimo sogno se n'è svanito.
Non c'è più trucco.
Era bello, accucciata sul bordo di quel letto, sonniferi in tasca, il mio viso reso cattivo dagli occhi nascosti dai capelli e dal trucco, nero. Per una volta non mi ero ammalata io. Già, era vero.
"Sono malata per altri motivi."
Aggiungerei: "Sono allergica alla vita ed immune alla morte."
Non ce la faccio veramente più. Da oggi, poi, sono ulteriormente malata pure io.
Ma non c'è nessuno seduto al bordo del mio letto. Non importa. Non ho bisogno di te, di tè e zwieback e comunque non me li passerebbe nessuno.
Nausea e basta. Mi rimane solo ciò.
E grazie. No. Non a te.
A lei, che ha ascoltato il mio ultimo sfogo. Non ho più forza per piangere.
Domani sarà solo un'altro giorno. Dovrò trovare qualcosa da dire, qualcosa da fare, non sono sicura di riuscirci.
Però mi ripeto che sono forte. Già. Ma non ne sono più convinta da tempo oramai.
Domani proverò a dimenticare tutto. E domani uscirà il sole. Ma dentro me piove.
E non accenna a smettere.
Così me ne vado, scappo. E sono sempre più sicura che mi sbagliavo. Tu non mi vuoi bene.
Non mi tratterresti nemmeno più. Io non scappavo mai.
Ma il tempo passa. E si cambia. Ma il cambiamento può diventare pericoloso.
Non ci si può opporre al fato. Ora ci conosciamo bene e non ci capiamo mai.
E tu, tu non mi vedi nemmeno più. Siamo sempre insieme ma non ci cerchiamo mai.
Non importa. Perchè io, lentamente, me ne vado.
Ah, un'ultima cosa.
Perdonami per averti amato. Ciò mi ha tenuta in vita per un po'. Che trappola mortale.

1 commento:

*Formaggia* ha detto...

Corto si sto post xD, cmq prego ;)