martedì 20 gennaio 2009

Confusione tardoadolescenziale


La vecchia Alis, la frangia finalmente lunga tanto da coprirle mezzo viso,
tanto da poter nascondere quegli occhi ultimamente molto lucidi,
ma che volete?! È il vento...
Occhiaie e una scatola di Kleenex battezzata "Jack".
Non era messa molto bene, converrete.
Pensava a gennaio dell'anno prima, quando le riusciva, sapeva ancora vivere.
Poi pensava che forse se non pensava avrebbe resistito di più.
E subito dopo si domandava se non fosse vero che quando si vuole soccombere, allora,
si resiste più a lungo.
Poi si contraddiceva chiedendosi se non fosse il pensare stesso a tenerla in vita...
Confusione tardoadolescenziale.
Così la sua mente s'incamminava nuovamente verso i ricordi di quando ella era disposta
a mettere coscienza e controcoscienza sotto la suola delle scarpe, perdonatemi, degli anfibi,
e cercare solo quel che la faceva sentire felice. Che la faceva star bene. Che la faceva ridere.
Viva. Cresta viola da punk periferico e voglia di morder la vita come una torta di mele calda, col gelato alla vaniglia che si scioglie sopra.
Ma ricette varie ed economia domestica non ci riguardano.
E, è ben noto, che se non si riesce a far qualcosa ci manca un ingrediente.
Niente torta. E a lei mancava il saper vivere.
Sen'era volato pure quello stupido 2008. E già sapeva di vecchio come il suo libro di poesie di, perdonatela e poi fucilatela pure, Baudelaire.
Tutt'altra faccenda confronto ora.
Dove non sa nemmeno spiegarsi quel violento sentimento che scorre nelle sue vene, nei confronti di quell'altro disgraziato.
Amore? No. Non lo chiamerei così, e non lo chiamerebbe nemmeno lei in questo modo.
Amore è incondizionato, amore è libertà, amore è anarchia e gioia.
Lei si sente incatenata ogni giorno di più a terra, vedendolo. Come un cane alla catena.
E lui, con quel suo trascinarla nella folla, nella vita, la sta trascinando sulla strada per l'autodistruzione.
La nostra Alis non sa come sia successo, se ne vergogna molto e trova imperdonabile il fatto di amarlo. Mio Dio... Amarlo... Diciamo il fatto di essere la sua vittima.
Che errore madornale, converrete, ma che volete che vi dica?!
Doveva pur succedere a quest'età...
Così ora con falsa indifferenza si allontanerà da lui e strapperà le radici di un'assurda gelosia, romperà le sue catene e sarà libera.
È solo una vittima innamorata del suo carnefice...
Ma lei è pazza?
In definitiva, è all'inizio di una strada che non va da nessuna parte?
È all'inizio di una strada che porta in alto?
È nel gruppo? È fuori dal gruppo?
Mah. Buonanotte.

1 commento:

*Formaggia* ha detto...

Credo che la "cosa" sparirà con la stessa velocità con cui é arrivata, perché se un individuo ti può piacere fino a provare per lui dei sentimenti veramenti forti, te ne accorgi subito, dopo pochi istanti che lo vedi, che ci parli, qualche secondo dopo che i vostri occhi si sono scontrati. È, come si suol dire "chimica reazione, fisica attrazione"
A me é successo (un giorno ti racconterò anche questa storia che non immagini), l'ho visto nei film e talvolta letto nei libri... Come dici tu é solo una confusione tardoadolescenziale, magari stai confondendo dei sentimenti con altri, ma... questo lo sai solamente tu...