venerdì 31 ottobre 2008

Halloween

Giocai a carte con l'
oscura signora.
Mi feci traghettare tra le
anime; verso l'inferno.
Baciai il male e
mi tagliai con la
falce.
Feci un patto col diavolo
e gli cedetti l'anima.
Danzai con gli spiriti nel
cerchio di fuoco.
Piansi di amaro ed amaranto
sangue.
Prima che l'angelo cieco
mi riportasse alla realtà.
Così mi svegliai dall'oscuro
incantesimo...

giovedì 30 ottobre 2008

29.10.2008 The day after tomorrow... (L'alba del giorno dopo)


Oh mamma! Sono passati un mucchio di anni...
Che cazzo ho fatto fino adesso?!
Ho avuto il modo ed anche il tempo di cambiare e l’ho passato a improvvisare;
ma mi volete bene lo stesso. O almeno fate finta.
E ho avuto culo di non perdermi per strada fino ad ora
e non drogarmi o bere troppo.
Se non fosse stato per la musica magari sarei morta chissà...
Un' anno in più già e tremila cotte da dimenticare.
Oh mamma sto invecchiando e
non me ne sento neanche 10!
Ho realizzato che il tempo è maledetto
e si diverte a passare per vederci cambiare.
Ma io non cambio. Io resto così come sono.
E nel frattempo continuo ad improvvisare non preoccupartevi troppo;
anche se sono già passati tutti questi anni
non me ne sono accorta chissà...
Chissà...
Chissà come sarà.


La vecchia Alis dopo un giorno dal suo compleanno era alquanto confusa...
C'era la confusione scolastica, con la solita insufficienza a mate e le interrogazioni;
c'erano gli amici che ti rubavano gli amici;
c'erano pure i dubbi sullo stile di vita;
poi vi era una nuova amica così diversa da essere così uguale a lei;
un'altra che si stava allontanando;
un'altra ancora che si stava rovinando;
lui che si faceva con tutte;
la mutter preoccupata come sempre;
la pioggia, il vento e quel desiderio che era restato inespresso nell'aria...
Di quelle candeline e di quella torta che non aveva ricevuto quel 29 ottobre così tardoadolescenzialmente confuso...

martedì 28 ottobre 2008

Sfogo...


Non c'è niente di peggio che sentirti scivolare tra le dita la tua vita. Quella per cui il giorno prima avresti fatto follie ora, ridotta ad un mucchietto di sabbia. Inutile.

La vita esiste solo per puro caso. Nessuno scopo. Nessun disegno.

Offuscate tutte le stelle, perché non le vuole più nessuno.
Buttate via la luna, tirate giù il sole, svuotate gli oceani e abbattete gli alberi, perché da questo momento niente servirà più a niente .

Di una cosa sono sicura. Non potrà amarlo come l'amavo io, non potrà adorarlo in quel modo, non saprà accorgersi di tutti i suoi buffi movimenti, di quei piccoli segni del suo viso.

È come se solo a me fosse concesso di vedere, conoscere il vero sapore di quei baci che non ho mai ricevuto, il reale colore dei suoi occhi.

Nessuna ragazza potrà mai vedere ciò che ho visto io. Lei meno di tutte.

Lei, reale, cruda, desiderosa solo del suo corpo, incapace di vederlo veramente, di capirlo, di rispettarlo. Lei non si divertirà a quelle battute posse.

Non sarà capace di amarlo. Non in quel modo.

Non riesco a dormire... Prendo la chitarra e mi metto a suonare. Senza paura di svegliare qualcuno. Non m'importa.

Non c'è niente da fare, quando ci manca qualcosa dobbiamo riempire quel vuoto. Anche se quando ci manca l'amore non c'è veramente nulla che basti.

Perché l'uomo non sa perché s'innamora... Viene travolto e basta.

Come diavolo si fa a decidere di smettere di amare una persona?

Ma so che per questa domanda non vi è risposta che tenga.

Ho pesrso anche te... / Ed ora sarai solo un'altra cosa che ho / smarrito. / Ma ti prego, ora và / e non guardarmi mai più come hai fatto fin'ora. / Non osare, mai più. / Ucciderti. Potrei, con / uno sguardo. / Agghiacciante. / Da far zittire il cuore e gelare le ossa. / Moriresti dentro. / Come me. Al solo pensiero / d'averti perso...




domenica 26 ottobre 2008

Il mio angelo


Alis, che non è una di loro, sogna di nuovo il suo angelo.
Se ne sta rannicchato sul ciglio
del marciapiede di una strada buia e piovosa.
Alle sue spalle c'è un palazzo pieno di luci dorate, persone, alcool e risate-
Ma non ci entra mai. Resta fuori sotto la pioggia.
Le cavità dei suoi occhi e delle sue guance sono piene di ombre.
Quando vede Alis, apre le mani e le allunga verso di lei.
Lei non può più volare, sulla schiena ha solo delle cicatrici
dove le ali non ricresceranno più.
Nel sogno Alis non lo tocca mai,
ma sa precisamente come sarebbe sfiorarlo.

sabato 25 ottobre 2008

Vattene. Via.


Vorrei averti qui.
Ma tu non pensi a me.
Via. Scappa ti prego.
Vattene via.
Amore? No. Caro.
Vattene che sono ancora in tempo.
Che siamo ancora in tempo.
Per dimenticare.
Per dimenticarti.
Per non soffrire.
O forse no?
Così pace più non avrò.
Vattene o saranno guai!
Perchè tu non mi ami.
Ed io, perderò il sonno?
Credo di no.
Ma sparisci ora.
Siamo troppo uguali.
E magari lo sai
anche tu.
Basta un'occhiata. Ma ora
vattene e non voltarti.
Scivola via dai miei pensieri.
Risparmiami. Ti supplico.
Almeno tu non giustiziarmi
il cuore.
Non dissanguarmelo a fiotti che
sgorgano inaspettati...
Dammi tergua fino a domani.
Quandò avrò voglia di
averti vicino e tu sarai
lì.
E sorriderai. Giorni di vita dura.
Mi sorriderai senza pietà.
E non vedrai che la paura mi porta via la
libertà. Di non amare.
Ora non ti voglio più.
E tu sicuramente non pensi a me.
Dormo.
Sogno.
Sogni di melassa...

giovedì 23 ottobre 2008

Sweet Dreams

Alvi: "Non ho più niente."
Alis: "Vendi l'anima."
Alvi: "Già fatto."
Alis: "Ora capisco tante cose..."
-Silenzio-
Alis: "Ah quanto ti ha offerto l'oscuro signore?"

lunedì 20 ottobre 2008

Addio


Via oltre questi spettri del
passato.
Ma non sarò io a cedere.
No. Caro.
Sarai tu.
Io ci sarò quando, invano,
tenterai di resistere al ghiacciante
abbraccio.
Ci sarò al tuo ultimo sospiro, respito,
battito. Il tuo cuore se ne
andrà. Paralizzato.
Io no.
E, magari, dietro quelle
lenti oscure,
tra quelle croci...
Riderò.

sabato 18 ottobre 2008

Desiderio...


Alle volte diventiamo alquanto logorroici.
Ci fissiamo e ci impuntiamo su un argomento senza volerlo cambiare per
nulla al mondo.
Così, forse, annoiamo anche gli altri a cui non gliene frega un ca**o, per dirla
esplicitamente, della nostra ultima passione.
E continuamo a matellarci in testa il nostro desiderio più grande...
Il desiderio ci lascia col cuore infranto...
Ci sfinisce.
Il desiderio può rovinarti la vita.
Ma per quanto duro possa essere desiderare qualcosa...
Le persone che soffrono di più...
Sono quelle che non sanno ciò che vogliono.
Ma, con questa nuova consapevolezza...
Non si può ricucire il cuore,
dimenticare il desiderio.

mercoledì 15 ottobre 2008

Risposta... Dal cuore...


Amica mia come ci stiamo riducendo?
Non dormiamo e per addormentarci ci vuole la musica.
Non parliamo più siamo chiuse in noi stesse in un silenzio ke uccide,
che fa impazzire.
Amica mia l' amore non esiste perchè se no non farebbe male.
Amica mia scendiamo in campo e combattiamo fianco a fianco
e vinciamo la nostra battaglia!
L' alcool non è la soluzione bensì un fiero alleato!
La pazzia non è la sconfitta bensi la felicità...
Ti voglio bene amica mia.
Giuly

martedì 14 ottobre 2008

L'amore, amica mia...

Credo che alle volte la vita sia più facile di ciò che sembra.
Credo che l'amore sia la cosa più terribile che ci possa capitare; nel senso,
del non amore.
Nessuno ti può far sentire meno di quella stupenda persona che sei!
Parla una che non l'ha ancora capito. Una che non sa nemmeno cosa sia,
il vero amore. Nè, probabilmente mai lo saprà.
Ma sai che ti dico amica mia?
Io so bene cosa sia la sofferenza. E so anche come scorre la tristezza e
quella sostanza liquida che mista a malinconia scende e brucia la gola,
disinfetta il cuore. E so anche che il cuore, quando si rompe lo fa in un modo
perfettamente silenzioso che tu arrivi a desiderare un rumore
che possa distrarti dal dolore. Mortale. Già, credo che l'amore
lasci in noi un buco profondo. Una ferita che non cessa di sanguinare.
E credo che un paio di amici, di veri amici, l'alcool, tanto alcool, e la musica (che poi quello
è rumore e non musica) possano tentare si riempire quel vuoto e di ricucire quella ferita...
Ma so anche che arriva un momento dove questi non bastano più. Dove i punti di sutura cedono
e la ferita riprende a sanguinare.
Credo, inoltre, che il bisogno di amore sia come l'eroina.
Se non peggio. Molto peggio.
Ti corrode da dentro e aiuta a far sanguinare la ferita. Non dico che la "costringe a sanguinare".
Sarebbe una frase troppo bella. Troppo falsa.
È un bisogno che ti fa tremare. Non ti fa dormire la notte.
Ti procura delle occhiaie da paura e ti fa impallidire.
E più ci pensi e più ti accorgi che ne hai assolutamente bisogno; e più stai male e più ti rendi conto che non puoi farne a meno.
Così, una volta che riesci ad ottenerne una piccola dose, ne vuoi di più. Non ti basta mai.
E allora devi rubare, sai?! Cerchi l'amore nei film, negli sguardi distratti di un qualche amico o chessò, nei libri...
L'amore è come l'eroina:
mortale.
Ti voglio bene amica mia.
Non facciamoci ingannare.
Noi dobbiamo vivere.
Per quelli che ci meritano. Per tutto il buono che v'è nel mondo!
Per la nostra amicizia.
Per bigiare ginna, per andare al corso di sci e snow, per fare casino, per i nostri party devasto e per molte altre cose ancora!
Tvb

domenica 12 ottobre 2008

Tre passi


Tre passi avanti.
Sparatemi. Avanti.
Perchè non sarà questa amara
goccia tossica
nel mio sangue ad uccidermi.
E non sarai tu.
E non sarà quel letto di spine che
qualcuno mai osò
chiamare amore.
Se solo potessi venderei l'anima.
Al migliore offerente.
E uno e due e tre.
Aggiudicata.
Tre passi avanti.
Uno...
Due...
T...

domenica 5 ottobre 2008

Esistere...


Sarà che la vecchia Alis si era ormai rassegnata ad essere una delle poche persone che avevano la ricetta per salvarsi la vita.
Senza conoscere sentimenti, senza amore, dannazione.
Alis non aveva mai voluto far parte dei normoviventi...
Lei era sempre stata fuori, o perolmeno, si era sempre trovata bene alla larga dal gruppo.
In tutto. Per tutto.
Ma, come lei stessa sà, in quella testa dai capelli da "Mi sono appena svegliata e sono scesa dal letto col piede sbagliato"
il niente è tutto, e il tutto secondo la più elementare logica nihilista, bèh, è niente.
Risultato? Alis si sentiva uno zero al cubo.
Ma lei voleva esistere, caxo! Anche rischiando la vita.
Lei voleva vivere alla grande! Amare. E non come aveva fatto fin'ora.
Lasciandosi travolgere dalla violenza della vita. Col pilota automatico. Esistere, era tutt'altra cosa.
Non era uscita. Quel tre ottobre troppo freddo, inutile e triste. Se ne era restata seduta sul tappeto della sua stanza col piumone sulle spalle...
Ad aspettare il lunedì.

mercoledì 1 ottobre 2008

26.09.2008 ore 01.30 Pogo...


È impressionante il pogo.
È disgustoso e bellissimo allo stesso tempo...
Come l'amore... Come il non amore...
Fattostà che la vecchia Alis, ora, se ne stava sdraiata a letto coi capelli ancora umidi dalla doccia.
Era stata una bella serata autunnale; finalmente era arrivato quel concerto...
E lei? Lei non si era mica fatta attendere, sapete?!
È scesa in piazza a pogare con l'energia disperata d'una giradenga appena più bassa e punk.
"O ci sei dentro, o sei fuori. Punto. Il pogo non ha mezze misure.
E, soprattutto, converrete, non perdona.
Corpi contro corpi, cuori cuori che battono allo stesso ritmo e jump jump jump!
E via. Fuori tutti i problemi.
Entra. Salta. Non farti buttare fuori. Salta. Spintona. Verso il centro. Oramai la musica non si sente nemmeno più. È solo un pretesto. Un pretesto per buttare fuori tutto. Non so bene, non so cosa, non so come, non so dove, non capisco, non so cosa cerco, non so perchè, non sento più nulla...
Fuori. Fuori tutti. Liberi tutti. Fuori tutti i problemi. Tutte le preoccupazioni. Fuori la tristezza. Il bisogno d'amore. Il caxo di espe di fisica. Fuori la mutter che grida, grida, grida sempre.
La famiglia. La scuola. La pola. Fuori tutti. Per davvero.
E così salta salta salta e stai attento a non farti calpestare.
Come nella vita. Meglio. La stupenda violenza del pogo..."
A questo pensava la nostra ribelle. Stordita. Assonnata.
Finalmente libera da qualsiasi preoccupazione. Fino a domani, perlomeno.
Anche se... Insomma... Fisica... Bèh, capirete qualche problema lo dà...
Caxo!