giovedì 7 agosto 2008

Un salto fuori dal cerchio...


«Non sono un cazzo di nessuno, io. Non servo a niente. Pensavo di servire a qualche ragazza, ma sono solo un pezzo di paesaggio. Mi sono chiuso dentro, non voglio piú essere cosí, non posso essere nient'altro.
Ci stanno imbrogliando tutti quanti: se sei un tossico, un handicappato, un albanese il gruppo ti emargina, ti sbatte fuori, non puoi neanche iniziare la partita. Per loro non esisti nemmeno. Si accorgono di te solo quando ne fai una troppo grossa, e allora finisci in gabbia; se invece sei una persona normale sei già una vittima. Non scegli niente che non abbia già deciso il gruppo. Ogni gesto che fai è pensato per lasciare le cose cosí come stanno. Devi diventare intelligentissimo e sempre critico, oppure puoi mandare affanculo la società e andare a vivere sui monti. Ma io non ce la faccio, ho bisogno di certe comodità.
Alex, ci ho pensato come non avevo mai pensato a nient'altro: c'è una soluzione, ed è saltare fuori dal cerchio che ci hanno disegnato intorno ai piedi, smetterla di lottare per dei vantaggi del cazzo, negare tutto.
Alex, vecchio, sono a posto, è la prima volta che scelgo veramente, e scelgo forte e sereno.
Alex, ci stanno imbrogliando tutti, non lasciarti sottomettere.
Non dimenticarmi
Martino»

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