Ma non dovevamo andare lontano?
Ma il tempo non doveva non invecchiare mai?
E niente sere d'estate, niente più gavettoni e risate.
Chi ci salverà?
E non saranno le canzoni.
E non saranno i finti amori.
E vi ricordate lui? Ieri l'ho visto.
Si buca ancora.
Ero spacciata quando mi disse: ”Piacere, sono quello
della tua scuola che non ride mai.”
E così me ne innamorai.
Ma non dovevamo andare lontano?
Ma il tempo non doveva non invecchiare mai?
E niente desideri ora bisogna star seri.
Chi ci salverà?
E non saranno le illusioni.
E non saranno i bastoni e le rivoluzioni.
E vi ricordate di lui? Ieri l'ho visto.
Si droga ancora.
Ero fottuta quando mi disse: “Resta ancora qua
un momento. Fatti riscaldare.”
E così non ce la feci ad andare.
Ma non dovevamo andare lontano?
Ma il tempo non doveva non invecchiare mai?
E niente più mani ansiose e notti favolose.
Chi ci salverà?
E non servirà scappare.
E non serve nemmeno più parlare.
E vi ricorderete di lui? Leggete qua.
Tremava troppo.
Si è fottuto da quando mi disse: “Solo una volta
e poi più.”
La fattezza l'ha buttato definitivamente giù.
E adesso come facciamo?
Lui se n'è andato. Forse, lontano.
Poesia tratta dal mio romanzo: Vivo. In me.
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