sabato 9 agosto 2008

Ma non dovevamo andare lontano?


Ma non dovevamo andare lontano?

Ma il tempo non doveva non invecchiare mai?

E niente sere d'estate, niente più gavettoni e risate.

Chi ci salverà?

E non saranno le canzoni.

E non saranno i finti amori.

E vi ricordate lui? Ieri l'ho visto.

Si buca ancora.

Ero spacciata quando mi disse: ”Piacere, sono quello

della tua scuola che non ride mai.”

E così me ne innamorai.


Ma non dovevamo andare lontano?

Ma il tempo non doveva non invecchiare mai?

E niente desideri ora bisogna star seri.

Chi ci salverà?

E non saranno le illusioni.

E non saranno i bastoni e le rivoluzioni.

E vi ricordate di lui? Ieri l'ho visto.

Si droga ancora.

Ero fottuta quando mi disse: “Resta ancora qua

un momento. Fatti riscaldare.”

E così non ce la feci ad andare.


Ma non dovevamo andare lontano?

Ma il tempo non doveva non invecchiare mai?

E niente più mani ansiose e notti favolose.

Chi ci salverà?

E non servirà scappare.

E non serve nemmeno più parlare.

E vi ricorderete di lui? Leggete qua.

Tremava troppo.

Si è fottuto da quando mi disse: “Solo una volta

e poi più.”

La fattezza l'ha buttato definitivamente giù.

E adesso come facciamo?

Lui se n'è andato. Forse, lontano.



Poesia tratta dal mio romanzo: Vivo. In me.

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