giovedì 6 novembre 2008

Un sogno...


Sta notte ti ho sognato.
Te ne stavi seduto sul bancone della cucina.
Come me, da quando sono piccola. Da quando ho imparato a salirci.
Te ne stavi poggiato lì ed io ti osservavo. Chiedendomi da dove
fossi venuto. Mi assomigliavi. Ma assomigliavi solamente a me.
E a nessun altro. Perchè quell'altro se n'è
già andato. Una nuvola che è tornata in cielo a spartirsi l'azzurro con gli altri fratelli.
Ti guardavo, poi, imboccandoti, hai sorriso.
E d'un tratto, in quel buio, nel mio buio, s'è acceso un lampo di certezza:
sì, c'eri. Esistevi. È stato come sentirsi colpire in petto da una fucilata.
Mi si è fermato il cuore.
E devo ammettere che ho avuto un po' di paura. Di te. Del caso che ti ha strappato
al nulla, per agganciarti a me.
La vita è una tale fatica, è una guerra che si ripete ogni giorno e i suoi
momenti di gioia sono parentesi brevi che si pagano un prezzo crudele.
E sai che ti dico?
Il mondo era strano. Anche la cucina, con te, era diversa.
Tu sei qualcuno che scompiglia i piani e ne crea di nuovi.
Perchè sai, nulla è più come era prima.
Le strade, i muri, le auto, le grondaie, le bottiglie, le coperte stese ad asciugare, perfino le tazze nel lavandino, il cane sul tappeto, la macchia sul divano e il caffè nella dispensa, la musica e le mani ora hanno te.
Mica lo sanno, eh?! Non è qualcosa che si vede. Però lo capiscono di colpo,
appena accade.
E dopo è semplicemente tutto in un altro modo.
A guardarle così, superficialmente, saranno ancora e proprio, muri, auto, grondaie, bottiglie, coperte stese ad sciugare, perfino tazze nel lavandino, cane sul tappeto, macchia sul divano e caffè nella dispensa.
Pure musica e mani.
Ma con in più te. È sempre una gran cosa quando aggiungi invece di sottrarre.
E che m'importa se sei cominciato per caso o per sbaglio?
Anche il mondo in cui ci troviamo non incominciò per caso e forse per sbaglio?
E tu non sei uno sbaglio. Non per me.
Con quel sorriso sdentato. E gli occhi identici ai miei.
E sai, lui, che se n'è andato.
Lui si sbagliava a credere che io non creda nella vita...
Ci credo! Ci credo! E mi piace.
Anche con le sue ingiustizie, le sue infamie, le sue tristezze...
E intendo viverla ad ogni costo. Anche con te.
Non voglio dimenticarti. Piccolo.
E quel che ricordo lo porto con me.
Non lo scordeò...
Come lui ha fatto. Con me.

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