venerdì 21 novembre 2008

Giornata ventosa. Inutile.


La mia vita è un anigma privo di soluzioni.
Come già detto, non ho più energia da sprecare per tentare di risolverlo.
Ora lascerò che sia nuovamente il veleno a tenermi in vita.
Perchè son di nuovo morta dentro. Perchè questa non è vita.
Questo non è vivere.
È aspettare di morire.
Convivo da sempre con l'orrore ed il vuoto. Non lo sconfiggo e lentamente mi annienta.
Forse è solo questa maledetta malinconia e monotonia.
Ma ho capito che la vita non ha nessun dovere verso di noi.
E non perdona.
Così le ore, i gironi, le settimane, i mesi mi scivolano addosso e se ne vanno.
Non tornerà mai in dietro il tempo.
Magari a febbraio, quando stavo meglio.
Già, stavo meglio con quel vestito colorato. Era tutta un'altra cosa. Stavo bene perchè ero felice in quesl periodo; quando ancora ero una cosa proibita, una cosa selvaggia...
Stavo meglio, sì.
E ora mi chiedo solo se essere onesti conta.
Sono un'incognita senza soluzioni. Equazione impossibile. Uno zero al cubo.
E nonostante éla mia repulsione, l'orrore è dentro me. E non accenna ad andarsene, via.
Così assisto inerme alla mia distruzione. O resurrezione, non lo so.
E non mi oppongo.
L'estate, i ricordi, gli amici, mi sono scivolati tra le mani come sabbia al vento.
Ed è forte, oggi, il vento.
Quel vento che non perdona. Che spazza via ogni certezza e cancella tutto e ti scompiglia i capelli.
Ora voglio solo restare invisibile per tutto il tempo che mi pare.
Fuori tutti. Via tutti. Non rompete.
Anche se non c'è nessuno che rompe. Mai.
So cosa ci vorrebbe, ora. E sono terribilmente stanca di scrivere sempre la stessa cosa.
Ma è al più vera. La più sincera. Ci vorrebbe l'amore.
Ma tanto non ne avrò mai. Non essere amati è semplice sfortuna, non amare è una vera disgrazie. Io sono incapace di amare.
Non dormo più, oramai.
E sono in astinenza.
È il veleno che crea dipendenza.
E ne ho un terribile bisogno. Ora.
È solo un'altra battaglia persa...
Tanto vale che mi finiate.
Avanti. E pure tu, caro, e pure voi due e l'altra.
Sparatemi.
Umiliatemi ancora.
Stropicciate la mia vita come un foglio di carta.
Per quel che può valere...

1 commento:

*Formaggia* ha detto...

Non credevo che avresti mai detto di essere stata felice con scarafaggio...xD Non pensarci all'"amore" che più ci si pensa ci si tortura... invece se non lo fai stai meglio con te stessa... e chissà che forse un giorno arriva, e quello vero intendo...