giovedì 25 giugno 2009

Non sono una maleducata...


Lui era partito.
Lui era partito e lei, quella sera, cosa che non faceva da tempo, aveva fotografato il tramonto d'un cielo minaccioso di pioggia estiva.
Si aspettava un bel temporale, di quelli che picchiano sui vetri delle finestre e purificano l'aria permettendo di vedere più in là, fin al mare, fantasia permettendo.
Un bel temporale sui fatti degli ultimi giorni che non la toccavano minimamente; lei era al di sopra di qualsiasi offesa.
Offesa che laltra, come usano i conigli, le aveva scritto e, al suo invito a digliele in faccia, le cose, aveva tentato di ribattere in un modo che poco si addice ad una giovane creatura, citando ed offendendo la sua casa.
E per la nostra amica, la casa si trovava al pari della famiglia. Ciò che la faceva sorridere era il fatto che,codardamente, avesse poi concellato codeste parole... Azione che la diceva lunga su quell'alta...
Sul volto di Alis si dipingeva una smorfia di compassionevole disgusto, compassionevole perché lei si era elevatae le azioni dell'altra non la potevano nemmeno sfiorare, e disgusto per gli ostentati tentativi, sempre di quell'altra, di mettersi in mostra scopiazzando a destra e manca, suscitando così solamente pena e ribrezzo.
La sua fortuna (dell'altra s'intende), era stata che l'amica di Alis non l'avesse raggiunta, quel giorno. Proprio quell'amica che sosteneva suddetta moda, era pronta (a dirla come recita una canzone) ad "apettarla in piazza con la mazza" e, aveva aggiunto, un paio di amici.
Pertanto Alis non aveva cancellato quel commento ("bene o male, purché se ne parli"), per poter tornare a sorridere ancora e ancora pensando al fatto che a parole non si costruisce il mondo, la propria vita, non si saltano ostacoli. Tanto meno se queste parole non vengono, ribadisco codardamente, enunciate in presenza fisica del ricevente. Alis era una ragazza di poche parole ma di molti fatti, l'altra era il classico esempio di "tutto fumo e niente arrosto". Alis non aveva quindi bisogno d'insultarem d'inventarsi mari e monti, di distorcere la realtà per poi ribadire di non, mio Dio, esser maleducata.
Certo, lei non aveva voluto vincere, semplicemente non aveva voluto perdere, ed il fatto di trovarsi dalla parte della ragione,in posizione avantaggiata, dove nulla la poteva scuotere, era di fatti una vittoria.

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