sabato 3 maggio 2008

Poesia


Grido

Ho visto le menti migliori della
mia generazione...
Impazzire, esaltarsi e
deprimersi.
Sotto l'effetto di sconfitte
e stupefacenti.
Accucciati sui lati di
una piazza... Ad osservare,
a farsi osservare.
Correre, scappare, a piedi
o in skate.
Diretti all'inferno.
Scappare di casa, in cerca
di sogni perduti.
In cerca dell'isola che
non c'è.
Cadere dalle stelle e
perdersi in una
mente contorta,
malata, sfinita.
Stonarsi di accordi di
chitarra ed erba.
Gridare nelle loro stanze
con la musica al
massimo.
Agli stadi, facendosi prendere
a manganellate.
Manifestare contro, senza
chiedersi perché.
Semplicemente andando
contro. Contro, contro!
Perdere la fede,
nella pioggia battente.
Abbattere barriere
tentando di cancellare
l'amnesia.
Sentirsi obrobi ed
inculcarselo nella
mente tanto da
diventarlo.
Bere, bere e bere,
per dimenticare.
Per non vedere questo
mondo che li spinge:
a morire per overdose;
o, lentamente, agonizzare
in marci letti d'ospedale.
Creare tribù legate
a generi musicali.
Imbattersi in vere e
proprie guerre tra di
loro,
assetati di sangue,
di vita.
Morire, dentro,
nella propria stanza
stra fumata.
Tirare: per l'impotenza,
per rabbia, pugni contro
un muro macchiato
di sangue.
Essere costantemente all
ricerca d'amore e di
aghi nelle proprie vene.
Morire d'insonnia,
per sopravvivere e
non per respirare.
Bambini persi con
facce sporche.
figli dimenticati
di ribelli.
Cresciuti nelle periferie delle
città, nella grandine di
luce e nella miseria.
Frequentare quartieri
malfamati fino a diventarne
parte.
Consumare un amore in
mezz'ora.
Perdersi con lo sguardo,
nel vuoto dei propri:
pensieri svuotati dalla
vita quotidiana.
Piangere lacrime salate,
fino a crollare a terra,
stremati per lo sforzo.
Oppure piangere lacrime
invisibili, tenendosi
tutto dentro.
Aspettando il momento buono
per esplodere.
Sbattere la porta
in faccia a chi li ha
messi al mondo.
Finire in strada
e perdere la propria
identità.
Crollare addormentati,
incatenati, a lerci
banchi di scuola.
Perdere la memoria
in bagni pubblici.
Rubare cucchiai, soldi
e speranze perdute.
Tremare e strangolare
un cuscino, per il
freddo, per la rabbia
e la paura...
Imbrattare i muri
di scritte, graffiti, pensieri,
di pezzi del proprio
cuore.
Annaspare, tossendo,
senza riuscire a
respirare.
Stare per impazzire, avere
le pupille dilatate ed
essere in astinenza.
Astinenza d'amore,
di libertà e di vita,
quelle vera.
Perdersi in un bicchiere
d'acqua, in un
quartino di polvere,
nella rabbia...
Ridere, ridere e ridere
per nascondere le lacrime.
Diventare come recita la
loro Bibbia:
la musica.
Diventare Anarchici per
il puro gusto di non
rispettare le regole.
Scappare a gambe levate
dalla polizia,
cadere ed essere
catturati.
Provare a volare,
lanciandosi da ponti
e da palazzi.
Essere sempre più
soli, tanto da far
diventare la solitudine
il loro stile di
vita.
Non riuscire più a parlare.
Avere libri a cui manca
l'ultima pagina, strappata.
Annegare nei proprio
pensieri, densi, pesanti.
Bagnarsi, senza potersi,
senza riuscire a
muoversi da sotto la pioggia
scrosciante e gelida.
Pensare di addormentarsi
e non svegliarsi più.
Non credere più ai futuri
giorni migliori. Al proprio
futuro, troppo incerto, troppo
lontano. La morte e la vita,
un bivio. La strada sbagliata
troppo facile da imboccare.
Frastornarsi con la musica a
tutto volume e non
capire più niente.
Chiudersi in bagno e non
uscirvi più. Vivi.
Osservare ed ascoltare un
discorso.
Chiedendosi poi di cosa
si trattava.

Ecco, questa sono io, in
parte. Perchè lei è
fatta come me...
È la mia generazione.

Alis

1 commento:

*Formaggia* ha detto...

Forse sto commento non lo leggerai mai perché é già passato del tempo da qnd hai postato questo post ( forse ti dico di andare a vedere) e non fraintendermi l'avevo già letta questa poesia... La prima volta che l'ho letta però appena finito di leggere mi sono basata più sui fatti che hai scritto tipo droga, alcool, polizia, ecc... E non mi diceva niente di che... Ti dirò che rileggendola però ho appreso che c'é qcs di più profondo (cm'era d'aspettarsi naturalmente...)mi hanno colpito di più le frasi "Sentirsi obrobi ed
inculcarselo nella mente tanto da
diventarlo" "Consumare un amore in
mezz'ora" e "Ridere, ridere e ridere per nascondere le lacrime" e altre...
Lo sai che non sono una leccaculo perché odio la gente che fa così ma ti dirò la verità, piacerebbe anche a me riuscire a scrivere così bene...