giovedì 29 maggio 2008

It RaIn


Piove. Piove sulla città,
spegnedo gli incendi, spiovendo dai tetti.
Piove sui giusti e sui cattivi, che poi così
cattivi non sono mai.
Piove sui perchè di un bambino, sui dubbi
di uno studente.
Piove sull'albero dove giocavi a nascondino.
Piove sui treni in partenza e su
quelli che invece non partiranno mai.
Piove sugli aerei a bassa quota.
Piove sulla strada deserta della periferia.
Piove sui graffiti, troppo belli per essere illegali.
Piove sulle lacrime di una ragazza tormentata.
Piove. Piove sul bagnato.
Ed, infine, piove su di me;
e sul mio libro di matematica usato come ombrello
del quale non so nulla.
Ma, non importa.
Perchè piove.

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