domenica 21 febbraio 2010

"Sì maestade!"


"È ancora viva."
La mia rosa è ancora viva.
Se ne sta lì, sul comodino di cui ho perso le chiavi dei sogni nel cassetto.
È rossa, ritta e fiera. È viva.
Ed è così semplice. Oggi c'era il sole, domani pioverà di nuovo e non siamo nemmeno a marzo.
Ho preso aria, ho aperto le finestre e sbattuto i cuscini, e per un attimo il grigiore è scomparso, annientato dalla luce. Per poco.
Volevo fare come la rosa, nutrirmi di quel sole.

"Chi ha messo vernice qua???"
Eccola. Di nuovo. Ho chiuso le finestre. È incredibile quanto sono corti gli attimi in cui respiro; manco fossi un pesce rosso in una boccia.
Ma di rosso, in effetti, c'è solo questa rosa. Ed io, colpevole, faccio la riverenza, apro la bocca un po' di più e dico, come sempre,:" Siiiiii maestade!".
Mentre nella stanza ritorna il grigiore di sempre, ed io nascondo il pennello.

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