domenica 13 dicembre 2009

Fame. Di vita.


E non comprendo ancora la ragione per cui un uomo a un'altro uomo fa la guerra.
Non comprendo tante, troppe cose. Forse il fatto è che alle mie domande ho già risposta.
È questa sensibilità maledetta, questa predisposizione alla consapevolezza dura e cruda della vita. Io trovo risposte in uno sguardo e sorrido. Sorrido a chi, imbarazzato, non riesce ad incorciare il mio, di sguardo.
Io so. E non me ne curo. E, a chi chiede, rispondo.
Rispondo che la vita è altra cosa. Sorrido. Il fatto è che io, la vita, non la temo. Il fatto è che non ho bisogno di un falso gusto dolce in gola per affrontarla. Credo che la vita sia una mela, ma sì diciamo pure una mela avvelenata.
Parlate pure. C'è solo una cosa peggiore al sentire sparlare di sè, non sentire sparlare di sè.
Avanti. E guardatemi. Guardatemi pure in questi occhi stanchi, che annuirò ad ogni singola cattiveria che direte.


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